Alle sue origini las Ramblas  non era altro che un torrente che confinava con l'esterno delle mura della città, costruite nel XIII secolo.

Si trattava di un cammino parallelo a queste mura in cui si aprivano differenti porte, come quella di Sant'Anna, di Portaferrissa, della Boqueria o delle Drassanes.

Col tempo, le mura che circondavano la città si rivelarono insufficienti per assolvere la loro funzione originaria, per cui furono demolite, urbanizzando allo stesso tempo le zone esterne (tra cui las Ramblas), sino ad integrarla totalmente nella città.

Lungo il suo percorso si crearono palazzi, ospedali e scuole, per convertirla poi nel grande viale che è oggi quando, nel XVIII secolo, vi si piantarono filari di alberi e vi si collocarono panchine per i viandanti.
 
Lungo il suo percorso prende nomi differenti. La parte più vicina a Plaça de catalunya è la Rambla de Canaletes, a cui segue la Rambla dels Estudis, la Rambla de les Flors, la Rambla dels Caputxins e infine la Rambla de Santa Mònica.

Nella sua parte centrale si susseguono fiorai, chioschi in cui si vendono animali, giornalai, bar e , un pò più in basso, bancarelle di venditori ambulanti, cartomanti con i loro tarocchi o numerosi artisti che improvvisano il loro spettacolo in mezzo ad un circolo di curiosi. Ma anche se questa via è piena di testimonianze umane della città, non sono da meno le sue vestigia storiche e artistiche.

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